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    Smart working, proroga fragili e genitori under 14: le novità

    Smart working, proroga fragili e genitori under 14: le novità

    Il governo è al lavoro per la proroga dello smart working per lavoratori fragili e genitori con figli under 14 in scadenza il 31 dicembre 2022. A confermarlo è stato il Sottosegretario Claudio Durigon rispondendo a un’anticipazione de “Il Messaggero“.

    La misura dovrebbe servire anche a contenere i contagi da Covid-19 all’interno dei luoghi di lavoro. Lo studio del dossier è in questo momento affidato al Ministero del Lavoro, di cui Durigon è sottosegretario, ma coinvolge anche il Ministero della Pubblica Amministrazione e quello della Salute.

    Non si conoscono ancora i dettagli della misura, che dovrebbe arrivare con il prossimo Decreto Milleproroghe. Le ipotesi che circolano in questo momento vorrebbero una proroga almeno fino a marzo 2023, quindi alla fine dell’inverno.

    Vediamo cosa prevede la normativa vigente sullo smart working per lavoratori fragili e genitori di under 14, in attesa di conoscere ulteriori dettagli.

    IndiceSmart working fragili e genitori under 14 fino al 31 dicembreSmart working fragili e genitori under 14: proroga in arrivoSmart working: accordo individuale dal 1° gennaio Smart working lavoratori fragili e genitori under 14: cosa è cambiato dal 13 agosto

    Smart working fragili e genitori under 14 fino al 31 dicembre
    L’articolo 23-bis approvato in sede di conversione in legge del Decreto Aiuti bis (Decreto-legge 9 agosto 2022 numero 115), aveva prorogato lo smart working fino a fine anno per i lavoratori fragili e per i lavoratori con figli di età inferiore a 14 anni.

    La tutela che garantisce ai lavoratori fragili di effettuare la prestazione lavorativa in smart working era precedentemente scaduta il 30 giugno. La proroga, in scadenza il 31 dicembre 2022, ha riguardato solo lo smart working, abbandonando definitivamente l’equiparazione dell’assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero, tutela che era stata garantita dall’articolo 26, comma 2 del Decreto Cura Italia.

    I lavoratori con figli di età inferiore a 14 anni, invece, possono al lavoro agile solo nel caso in cui non ci sia un altro genitore percettore di ammortizzatori sociali o che non lavori.

    Smart working fragili e genitori under 14: proroga in arrivo
    Il dossier su cui è al lavoro in questo momento il governo prevede la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14 almeno fino a marzo 2023. La proroga dovrebbe riguardare sia i lavoratori del pubblico che del privato e sarà contenuta all’interno del prossimo Decreto Milleproroghe.

    Per i lavoratori con figli under 14 sarà possibile chiedere lo smart working solo nei casi in cui l’impiego è compatibile con il lavoro da remoto.

    Smart working: accordo individuale dal 1° gennaio
    Sempre un articolo contenuto nella Legge di conversione del Decreto Aiuti bis aveva disposto la proroga al 31 dicembre 2022, rispetto alla scadenza dello scorso 31 agosto, delle misure in tema di ricorso al lavoro agile cosiddetto “semplificato”.

    In sostanza, era stata estesa fino alla fine del 2022 la possibilità di ricorrere allo smart working anche in assenza di un accordo individuale tra azienda e lavoratore. Concessa inoltre la possibilità di assolvere gli obblighi informativi in materia di rischi per la salute e la sicurezza in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul portale dell’Inail.

    Dal 1° gennaio 2023 sarà quindi necessaria la stipula dell’accordo individuale tra lavoratore e azienda che regoli lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile. Modalità che, dall’inizio della pandemia, ha visto un incremento esponenziale nel numero di lavoratori coinvolti.

    Smart working lavoratori fragili e genitori under 14: cosa è cambiato dal 13 agosto
    Con la scadenza del 30 giugno, i lavoratori fragili non hanno più goduto delle tutele garantite dal Decreto Cura Italia. L’unica novità era arrivata con il D.lgs. 105/2022: il 13 agosto è infatti entrato in vigore il Decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, che recepisce le direttive UE sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.

    L’articolo 4 del D.lgs. prevede che “I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.”

    Inoltre, la stessa priorità è riconosciuta da parte del datore di lavoro “alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 o che siano caregivers ai sensi dell’articolo 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

    In sintesi, è previsto che dal 13 agosto 2022 i datori di lavoro pubblici e privati, in sede di stipula degli accordi individuali di smart working, riconoscano priorità di accesso al lavoro a distanza a:

    Lavoratrici e lavoratori con figli fino a dodici anni di età;Lavoratrici e lavoratori con disabilità in situazione di gravità;Lavoratrici e lavoratori con figli disabili, senza alcun limite di età;Caregivers.

    Sempre nell’articolo 4 si legge che “la lavoratrice o il lavoratore che richiede di fruire del lavoro agile non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro. Qualunque misura adottata in violazione del precedente periodo è da considerarsi ritorsiva o discriminatoria e, pertanto, nulla“.

     

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