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    Stop al TFR mensile in busta paga per i lavoratori domestici

    L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con la nota n. 616 del 3 aprile 2025, ha chiarito che la prassi di erogare il TFR mensilmente in busta paga ai lavoratori domestici è illegittima. Questa modalità, adottata da alcuni datori di lavoro per semplificare la gestione economica, è considerata non conforme alla normativa vigente.

    Perché il TFR mensile è vietato?

    Il TFR è una somma che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore alla fine del contratto, accumulata mensilmente ma liquidata solo alla cessazione del rapporto di lavoro. L’erogazione mensile in busta paga trasforma il TFR in una componente retributiva ordinaria, alterando la sua natura e comportando implicazioni fiscali e contributive. L’INL ha ribadito che, in caso di irregolarità, i funzionari ispettivi sono tenuti a ordinare al datore di lavoro di cessare immediatamente questa prassi e di ripristinare il corretto versamento del TFR secondo le disposizioni di legge.

    Quali sono le modalità corrette di erogazione del TFR?

    Secondo il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il settore domestico, è possibile erogare un’anticipazione annuale del TFR fino al 70% dell’importo maturato nel corso dell’anno. Questa anticipazione deve essere distinta dal pagamento mensile in busta paga e rappresenta una misura straordinaria prevista da specifici accordi contrattuali.

    Comportamenti diffusi tra i datori di lavoro

    Un’indagine contenuta nel Rapporto 2024 “Family (Net) Work” ha rilevato che il 58,3% dei datori di lavoro nel settore domestico preferisce liquidare il TFR al termine del rapporto lavorativo. Una parte significativa, pari al 35,9%, opta per l’anticipazione totale del TFR alla fine dell’anno.

    Cosa devono fare i datori di lavoro?

    • Evitare l’erogazione mensile del TFR in busta paga.
    • Considerare l’anticipazione annuale fino al 70% del TFR maturato, se previsto da specifici accordi.
    • Liquidare il TFR residuo alla cessazione del rapporto di lavoro.

    È fondamentale che i datori di lavoro domestico si adeguino a queste disposizioni per evitare sanzioni e garantire il rispetto della normativa vigente.

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