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    Bonus autonomi 350 euro, scadenza domanda 30 novembre: come richiederlo

    Bonus autonomi 350 euro, scadenza domanda 30 novembre: come richiederlo

    Ultimi giorni per richiedere il Bonus autonomi 350 euro previsto dal Decreto Aiuti ter. La misura è rivolta ai lavoratori autonomi che, nel periodo d’imposta, 2021 hanno percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 20.000 euro. I lavoratori che hanno invece percepito un reddito non superiore a 30mila euro sempre nello stesso periodo d’imposta potranno comunque richiedere l’indennità, ma nella misura ridotta a 200 euro.

    Con la pubblicazione in Gazzetta sia del Decreto Aiuti ter che del decreto attuativo contenente le modalità per richiedere l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi sono attive dal 26 settembre al 30 novembre 2022 le domande per l’accesso al bonus.

    Vediamo nei prossimi paragrafi come funzionerà il bonus e chi potrà richiedere 350 euro anziché i 200 euro dell’indennità base.

    IndiceBonus autonomi 350 euro nel Decreto Aiuti terBonus autonomi 350 euro: requisitiBonus autonomi 350 euro: come richiederlo

    Bonus autonomi 350 euro nel Decreto Aiuti ter
    All’articolo 20 del Decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, si legge che:

    L’indennità una tantum prevista dal decreto di cui all’articolo 33 del decreto-legge 17
    maggio 2022, n. 50 convertito, con modificazioni, con la legge 15 luglio 2022, n. 91 è
    incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro e conseguentemente il limite di spesa di cui al comma 1 dello stesso articolo 33 è incrementato di 412,5 milioni di euro per l’anno 2022.

    Invece di erogare un doppio contributo, come sarà invece per le categorie di beneficiari che hanno già ricevuto il bonus 200 euro, il bonus autonomi sarà erogato a chi ne fa richiesta nell’importo di:

    200 euro, per i professionisti con reddito non superiore a 35mila euro nel 2021;350 euro, per i professionisti con reddito non superiore a 20mila euro nel 2021.

    Bonus autonomi 350 euro: requisiti
    I requisiti per accedere al bonus autonomi 350 euro sono i medesimi per l’indennità base di 200 euro, l’unica differenza è rappresentata dai limiti di reddito. Nello specifico occorrerà:

    essere iscritti alle gestioni previdenziali Inps o agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;non aver già ricevuto l’indennità come dipendente o pensionato;avere partita IVA e attività lavorativa avviata;aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020;aver percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore a 35mila euro per l’indennità base di 200 euro, non superiore a 20mila euro per l’indennità di 350 euro.

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    Bonus autonomi 350 euro: come richiederlo
    La domanda per il bonus autonomi 350 euro dovrà essere inviata, analogamente a quanto richiesto per ricevere l’indennità base di 200 euro, alla propria Cassa di appartenenza, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali.

    Sarà possibile fare domanda dalle ore 12 del 26 settembre 2022 a causa dei ritardi nella pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Inoltre, è stata aggiornata la procedura per la richiesta del bonus dopo le modifiche arrivate con il Decreto Aiuti ter, per cui adesso si dovrà tenere conto del doppio tetto reddituale dei potenziali beneficiari. Il termine ultimo per presentare domanda è il 30 novembre 2022.

    Per quanto riguarda i professionisti pensionati titolari di trattamenti in cumulo e in totalizzazione, quindi erogati da Inps e dalla propria Cassa di riferimento, il bonus sarà erogato dall’Inps. Per i titolari di trattamenti non gestiti dall’Inps, invece, il bonus sarà erogato d’ufficio dalla propria Cassa di riferimento sulla base delle informazioni in possesso al momento dell’erogazione.

    Il provvedimento precisa che l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili. Se si ritiene di non essere in possesso dei requisiti di reddito, per evitare di dover restituire l’indennità, è possibile rinunciare all’indennità attraverso il sito della propria Cassa di appartenenza.

     

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