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    Social Selling: come utilizzare i social media per vendere

    Ogni azienda, ogni attività locale o digitale ha bisogno di nuovi clienti per crescere e prosperare e il Social Selling è lo strumento ideale per trovarli, fidelizzarli e trasformarli in fan. Negli ultimi anni i dati parlano di 9 imprese fallite su 10 entro i primi 5 anni di vita, e che il 95% dei nuovi prodotti lanciati non ha un mercato. Tra quelle che sopravvivono, circa il 95% non raggiungerà mai il milione di ricavi dalle vendite in un anno e della restante percentuale, alcune non arriveranno mai ai 5 milioni di ricavi, ancora meno ai 10 milioni e molto poche arrivano ai 100 milioni. La domanda è: perché così poche aziende crescono e diventano davvero redditizie? Esistono dei principi di vendita universali che ogni azienda e ogni imprenditore deve assolutamente conoscere e che possono essere studiati su manuali formativi interessanti come il nuovo libro di Mirko Cuneo “Social Selling. Come aumentare le vendite con LinkedIn, Twitter, Facebook”.Inoltre, per approfondire direttamente con l’autore i metodi con cui aziende e professionisti possono utilizzare i social per vendere prodotti e servizi, è possibile partecipare al webinar “L’arte del Social Selling” in programma per lunedì 28 novembre.Digital Talk: “Social Selling: l’arte di saper vendere con i social network”Il webinar online gratuito si svolgerà lunedì 28 novembre dalle 17.30 alle 18.30. Verranno forniti spunti e consigli utili su come utilizzare a proprio vantaggio i canali social per vendere meglio. Iscriviti qui

    Ma iniziamo a scoprire subito di più su questo mondo.Che cos’è il Social SellingForse hai già sentito parlare di Social selling ma non sei del tutto sicuro di cosa significhi, e la maggior parte delle persone finiscono per scambiarlo con il social media marketing anche se sono due concetti completamente diversi. In breve, il social selling consente alle aziende di concentrarsi sui social media per costruire un rapporto genuino con i lead e i clienti. È una pratica che molte aziende utilizzano al posto delle tanto odiose chiamate a freddo, che costano tanta fatica ai venditori telefonici e producono pochi risultati. Insomma, le aziende che oggi non hanno ancora una strategia attiva di Social Selling all’interno dei loro funnel di vendita perdono ogni giorno decine e decine di opportunità a favore di concorrenti che sono già avanti.4 motivi per cui la tua azienda dovrebbe interessarsi al Social SellingSe questa è la prima volta in cui senti parlare di Social Selling e non sei ancora convinto sui benefici che può portare alla tua azienda o attività, ecco 4 motivi per cui dovresti provarlo e prenderlo in considerazione.1. Il social Selling funziona Quando parliamo di nuove opportunità per far crescere un’attività siamo di fronte a tante opportunità diverse e bisogna fare attenzione per distinguere una vera opportunità dell’ennesima truffa. Per questo motivo quando diciamo che il Social Selling funziona, lo facciamo perché lo conferma anche uno studio di LinkedIn Sales Solutions:Le aziende che sfruttano i Social Media per vendere i loro prodotti o servizi creano il 45% in più di opportunità di vendita rispetto a chi non li usa.Le aziende che danno la priorità al social selling hanno il 51% di probabilità in più di raggiungere i loro obiettivi di vendita.Il 78% delle aziende che utilizzano il Social Selling vende più delle aziende che non utilizzano i social media.2. Il Social Selling aiuta il tuo team di vendita a costruire relazioni realiSecondo un recente articolo di Forbes le attività di networking e la costruzione di relazioni si sono spostate online a causa della pandemia di COVID-19 e ora è il momento perfetto per dare priorità al Social Selling. Il Social Selling crea opportunità per entrare in contatto con nuovi potenziali clienti sui social media, dove sono già attivi e impegnati in conversazioni. L’utilizzo di strumenti di ascolto sociale consente ai tuoi commerciali di fare un ulteriore passo avanti e identificare i lead che stanno già parlando della tua attività, dei tuoi concorrenti o del tuo settore. Ciò significa che puoi raggiungere un pubblico che ha già un interesse per ciò che stai offrendo e connetterti autenticamente con loro, offrendo informazioni utili quando è il momento giusto. L’autenticità crea fiducia e questo, a sua volta, può trasformarsi in fedeltà del cliente.3. I tuoi clienti (e potenziali clienti) sono già impegnati nel social buyingNegli ultimi sei mesi del 2020, il 25% degli americani di età compresa tra 18 e 34 anni ha effettuato un acquisto tramite i social media. India, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda hanno visto circa un terzo delle persone di età compresa tra 18 e 34 anni effettuare un acquisto tramite i social media nello stesso lasso di tempo. Considerando l’enorme volume di persone che attualmente utilizzano i social media, il potenziale di vendite derivanti dai social è enorme:4,2 miliardi di persone in tutto il mondo sono attive sui social media;Le piattaforme di social media hanno guadagnato 490 milioni di utenti solo nel 2020;Si tratta di un aumento del 13,2%: il 2019 ha visto un tasso di crescita del 7,2%.Inoltre, molti di questi utenti utilizzano piattaforme social per la ricerca del marchio. In poche parole, questi utenti si stanno preparando ad acquistare.4. I tuoi migliori concorrenti stanno già vendendo socialUsare il Social Selling significa restare competitivi e al passo coi tempi. Altre aziende sono attive sui social media interagendo con potenziali clienti su Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn e Twitter. Ora, considera i numeri:200 milioni di utenti di Instagram visitano un profilo almeno una volta al giorno e l’ 81% degli utenti di Instagram ricerca prodotti e servizi sulla piattaforma;Il 18,3% degli utenti americani di Facebook ha effettuato un acquisto tramite Facebook nel 2020;Il 70% degli utenti di YouTube ha acquistato il prodotto di un brand dopo averlo visto su YouTube;Il 96% dei marketer di contenuti B2B utilizza LinkedIn per il marketing organico. Facebook è la seconda piattaforma più popolare, utilizzata dall’82% dei marketer di contenuti B2B.Ecco perché devi assolutamente realizzare la tua strategia di Social Selling.Come iniziare a fare Social SellingIniziare formandosi è una buona base di partenza. Il nuovo libro di Mirko Cuneo raccoglie informazioni concrete per chi è alla ricerca di consigli pratici, in grado di far crescere la propria attività online grazie al social selling. All’interno del testo molti spunti utili da mettere subito in pratica nella propria attività, dritte che aiuteranno a vendere di più, trovare nuovi clienti e fidelizzare i fan grazie al Social Selling

    Libro consigliato

    FORMATO CARTACEO

    Social selling

    Oggi le aziende vincenti utilizzano gli strumenti social durante tutto il processo di vendita.

    I consumatori si rivolgono sempre di più ai social network per cercare brand, leggere recensioni e stringere relazioni professionali con persone e aziende.

    In altre parole, si preparano all’acquisto.

    Il successo del social selling deriva proprio da questo cambiamento nel modo di cercare informazioni su marchi, prodotti e servizi.

    Il Social Selling non è una novità assoluta; riguarda qualcosa che ogni buon professionista delle vendite ha sempre fatto: condividere.

    Condividere contenuti utili con clienti e potenziali clienti, condividere per fornire valore anziché per chiudere affari, condividere regolarmente per costruire la propria autorevolezza.

    Questo libro raccoglie numerose informazioni concrete, utili per chi è alla ricerca di consigli pratici in grado di far crescere e prosperare la propria attività grazie al Social Selling.

    Mirko Cuneo
    CEO di Nextre Engineering, aiuta gli imprenditori a raggiungere i risultati desiderati utilizzando gli strumenti digitali più appropriati.

    Mirko Cuneo | Maggioli Editore 2022

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    Spunti, tecniche e consigli saranno poi spiegati in dettaglio anche nel webinar del 28 Novembre.Digital Talk: “Social Selling: l’arte di saper vendere con i social network”Il webinar online gratuito si svolgerà lunedì 28 novembre dalle 17.30 alle 18.30. Verranno forniti spunti e consigli utili su come utilizzare a proprio vantaggio i canali social per vendere meglio. Iscriviti qui […]

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    Flat Tax Forfettari 2023: fatturato 85mila euro. Le novità

    Dal prossimo anno per i regimi forfettari arriverà un aumento del fatturato annuo ammesso per godere dei vantaggi dell’aliquota al 15 per cento: si tratta della Flat Tax forfettari 2023. La tassa piatta verrà appunto estesa a tutti gli autonomi e partite Iva con ricavi fino a 85mila euro. Il tetto degli attuali 65 mila euro salirebbe così di almeno 20 mila euro.E’ una delle novità del pacchetto fiscale-lavoro deciso dal governo Meloni e sarà inserito nella Manovra di bilancio 2023. Il provvedimento è presentato nella conferenza stampa del 22 novembre a Palazzo Chigi. Un intervento fiscale sui guadagni degli autonomi, che consente a una platea più ampia di rientrare nel regime forfettario. Una scelta rischiosa, come ha evidenziato la relazione legata alla stessa NADEF (approvata in consiglio dei ministri), perché potrebbe portare i liberi professionisti a dichiarare meno di quanto effettivamente percepito, pur di ottenere l’agevolazione. Un rischio davvero grande in un Paese che da tempo cerca di combattere a più colpi l’evasione fiscale. Ciò nonostante, la nuova Flat Tax 2023 con innalzamento tetto si farà. E c’è di più. Nel 2023 si faranno 3 tipi di Flat Tax: Flat Tax Forfettari fino a 85mila euro di ricavi;Flat Tax 15% incrementale per Partite Iva Flat Tax al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euroFacciamo il punto in questo articolo sulla tassa piatta destinata ad aumentare la platea dei forfettari, includendo i fatturati fino a 85mila euro. IndiceFlat Tax Forfettari: come funziona oraChi può utilizzare il Regime Forfettario con Flat Tax 2022Flat Tax Forfettari: cosa cambia con la Manovra 2023Flat Tax Forfettari a 85 mila euro: evasione fiscale Nadef e Legge di bilancio 2023: novità fiscali

    Flat Tax Forfettari: come funziona oraOggi quella che abbiamo imparato a chiamare Flat Tax, ma che in realtà sarebbe una tassazione con aliquota fissa al 15%, è riservata solo ai lavoratori liberi professionisti con ricavi e compensi fino a 65mila euro. Si tratta di un regime che si contrappone a quello proporzionale e ordinario di tassazione, e funziona in modo piuttosto semplice: al reddito imponibile dichiarato si applica l’aliquota unica del 15%. Questa imposta sostituisce le imposte sui redditi, le addizionali regionali e comunali e l’IRAP. Non c’è quindi il classico sistema progressivo di tassazione, bensì uno fisso. La determinazione del reddito nel caso di questo regime viene calcolato in modo forfettario. Viene cioè stabilito in modo variabile, applicando un coefficiente di redditività diverso in base all’attività svolta. Chi aderisce al regime forfettario con Flat Tax non può però detrarre e dedurre le spese i costi sostenuti per questa attività. Per la determinazione del reddito nel regime forfettario, viene fatto il calcolo tenendo conto dei ricavi o compensi percepiti nel periodo di imposta considerato, al reddito è applicato un coefficiente di redditività, che tiene conto delle spese applicate in modo forfettario. All’imponibile è applicata un’imposta sostitutiva del 5% (per i primi cinque anni), che poi passa al 15%.Chi può utilizzare il Regime Forfettario con Flat Tax 2022Il regime agevolato forfettario può essere utilizzato dalle persone fisiche esercenti un’attività d’impresa, di arte o professione (incluse le imprese familiari) purché in possesso di determinati requisiti stabiliti e che, contestualmente, non incorrano in una delle cause di esclusione previste. Le società di persone e i soggetti equiparati di cui all’art. 5 del Tuir, quali le associazioni professionali invece, ne sono escluse. L’adesione è condizionata al requisito cardine: un tetto di ricavi e compensi di 65mila euro. Flat Tax Forfettari: cosa cambia con la Manovra 2023La soglia dei 65mila euro di ricavi avrà vita breve con il nuovo governo Meloni. La Legge di bilancio 2023 introduce l’innalzamento della soglia di fatturato annuo per rientrare nel regime forfettario e godere della Flat Tax al 15%.La nuova soglia viene portata a 85mila euro di ricavi e compensi annui percepiti. L’iniziale obiettivo era di portarla a 100mila euro. I pochi fondi a disposizione per quest’anno però obbligheranno l’esecutivo a fermarsi un’asticella sotto. La novità è stata annunciata ufficialmente nella conferenza stampa dell’esecutivo Meloni, tenutasi il 22 novembre per presentare la nuova Manovra di bilancio per il 2023. Di fronte ai giornalisti la premier ha fatto riferimento a “tre tasse piatte”:una Flat Tax per Forfettari con ricavi e compensi fino a 85mila euro annui;Flat Tax 15% incrementale per Partite Iva. Queste avranno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40 mila euro;Flat Tax al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euroFlat Tax Forfettari a 85 mila euro: evasione fiscale La bandiera della tassa piatta per fatturati fino a 85mila euro viene issata nonostante lo spauracchio dell’evasione fiscale sempre all’uscio. La stessa relazione sull’evasione collegata alla NADEF 2023, approvata dal nuovo esecutivo, mette in luce i rischi. “L’introduzione di una flat tax sino a una certa soglia può generare comportamenti anomali in corrispondenza della soglia medesima” si legge nel documento.“L’analisi statistica sembra confermare per il 2019 un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65mila euro al fine di beneficiare dell’agevolazione prevista dal regime forfetario”. Questo “può dipendere da una riduzione dell’attività produttiva” o “da una tendenza a sottodichiarare i ricavi pur di non superare la soglia dei 65 mila euro”.In parole semplici: nel 2019 c’è stata una tendenza crescente a dichiarare fatturati sotto i 65 mila euro, che hanno portato a beneficiare della flat tax al 15% anzichè del regime ordinario. E le ragioni possono essere due: o il professionista ha lavorato meno oppure è stato un evasore fiscale, e ha dichiarato meno di quanto realmente allo scopo di beneficiare di una minore tassazione. Fonte: Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva 2022Nadef e Legge di bilancio 2023: novità fiscali La Flat Tax forfettari 2023 modificata non è l’unica novità economico-fiscale in arrivo con la Manovra 2023 da 35 miliardi, targata governo Meloni.la questione del caro energia, con interventi necessari per arginare il costante aumento delle bollette per famiglie e imprese,bonus bollette per Isee fino a 15mila euronuova tregua fiscale,taglio del cuneo fiscale al 2% per redditi fino a 35mila euro e del 3% per redditi fino a 20mila euro.aumento del tetto al contante a 5mila euro.
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    NADEF 2022 (Nota di aggiornamento al Def)1 MB […]

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    Concorso Arsenale Taranto, 315 tecnici: bando in Gazzetta

    È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 novembre 2022 il bando del Concorso Arsenale Taranto, dopo la firma lo scorso luglio del decreto interministeriale che ha sbloccato l’assunzione di 315 tecnici già prevista nel decreto di agosto 2020.Si tratta di un corso-concorso, per cui i candidati che hanno superato le prove selettive dovranno frequentare un corso di formazione e superare alla fine una prova pratica. Nei prossimi paragrafi tutte le informazioni sul bando, i requisiti di partecipazione, i profili professionali richiesti e le prove del concorso.IndiceConcorso Arsenale Taranto, 315 tecnici: il decretoConcorso Arsenale Taranto: profili professionali e postiConcorso Arsenale Taranto, 315 posti: requisitiConcorso Arsenale Taranto, 315 posti: domandaConcorso Arsenale Taranto, 315 posti: prove

    Concorso Arsenale Taranto, 315 tecnici: il decretoIl Ministero della Difesa ha rilasciato lo scorso 21 luglio un comunicato stampa con cui annuncia l’apertura di un nuovo concorso pubblico, finalizzato alla copertura di 315 posti in diversi profili professionali da inserire nell’Arsenale Militare di Taranto. Queste le parole dell’allora Ministro della Difesa Lorenzo Guerini: “Il risultato che abbiamo raggiunto in collaborazione con la Funzione Pubblica conferma l’attenzione verso le esigenze dell’area tecnico-industriale della Difesa, a sostegno dell’occupazione e dei lavoratori. Le nuove 315 assunzioni rappresentano una leva fondamentale per la valorizzazione dell’Arsenale Militare di Taranto e un’opportunità di sviluppo per il territorio, in sinergia con le istituzioni locali e le imprese. È un ulteriore passo in avanti per la crescita dell’economia regionale.” Dopo l’approvazione del provvedimento alla Corte dei Conti, il bando è finalmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.Concorso Arsenale Taranto: profili professionali e postiI profili professionali sa inquadrare nell’Area a funzionale II, fascia retributiva F2, previsti dal bando sono i seguenti, con il relativo numero di posti messi a concorso:Codice ST45 – assistente tecnico per l’informatica, 7 posti;Codice ST47 – assistente tecnico per i sistemi elettrici ed elettromeccanici, 64 posti; Codice ST48 – assistente tecnico per la cartografia e la grafica, 4 posti;Codice ST49 – assistente tecnico chimico-fisico, 13 posti; Codice ST52 – assistente tecnico nautico, 15 posti;Codice ST53 – assistente tecnico per l’elettronica, l’optoelettronica e le telecomunicazioni, 48 posti;Codice ST54 – assistente tecnico per le lavorazioni, 74 posti;Codice ST55 – assistente tecnico per la motoristica, la meccanica e le armi, 90 posti.Concorso Arsenale Taranto, 315 posti: requisitiPer poter partecipare al concorso è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:essere cittadino italiano;età non inferiore ai diciotto anni;diploma di istruzione secondaria di II grado di durata quinquennale conseguito presso un istituto statale, paritario o legalmente riconosciuto;idoneità psico-fisica allo svolgimento delle funzioni dei profili ST45, ST47, ST48, ST49, ST53, ST54 per i quali si concorre;idoneità psico-fisica a svolgere lavori a bordo delle navi e dei galleggianti della Marina militare se si concorre per i profili ST47, ST49, ST52, ST53, ST54, ST55;idoneità psico-fisica speciale per frequenza corso palombari presso il Raggruppamento subacquei ed incursori della Marina militare se si concorre per il profilo ST52;idoneità psico-fisica allo svolgimento della mansione di manovratore di gru di banchina/bacino se si concorre per il profilo ST55;disponibilità a frequentare il corso palombari presso il Raggruppamento subacquei ed incursori della Marina militare e svolgere la mansione di operatore subacqueo palombaro se si concorre per il profilo ST52;disponibilità a svolgere la mansione di manovratore di gru di banchina/bacino del profilo se si concorre per il profilo ST55;godimento dei diritti civili e politici;non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;essere in possesso della condotta incensurabile ai sensi dell’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva militari per i concorrenti di sesso maschile nati prima dell’anno 1986.Concorso Arsenale Taranto, 315 posti: domandaLa domanda potrà essere presentata per un solo profilo professionale tra quelli messi a concorso, attraverso il portale InPA, accedendo tramite SPID, CIE o CNS. Per partecipare occorre essere in possesso anche di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).Sarà possibile fare domanda dal 23 novembre al 22 dicembre 2022. Per la partecipazione è richiesto il versamento della tassa di concorso di 10 euro, effettuabile seguendo le indicazioni fornite in fase della presentazione della domanda.
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    Bando Concorso Arsenale Taranto in pdf11 MB

    Concorso Arsenale Taranto, 315 posti: proveIl concorso si articolerà nelle seguenti fasi:Prova preselettiva, comune a tutti i profili, consistente in 60 domande a risposta multipla da risolvere in 60 minuti, senza banca dati;Prova scritta distinta per i profili messi a concorso, consistente sempre in 60 domande a risposta multipla da risolvere in 60 minuti, con punteggio massimo di 30;accertamento idoneità psico-fisica;formazione della durata di quattro mesi;prova pratica finale per chi ha superato superato la verifica finale della fase di formazione, con punteggio massimo di 30 punti;valutazione riserve, titoli di precedenza e preferenza.Accedi allo Shop Maggioli Editore per preparartiNella sezione Concorsi dello Shop potrai trovare tutti i volumi per la tua preparazioneClicca qui per accedere allo Shop […]

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